stasikowski olio extravergine d'oliva 4 stagioni

La straordinaria esperienza sensoriale

  Per quanto possa essere piccolo l’oliveto ed esiguo il raccolto, è consuetudine in Abruzzo che ciascun proprietario si rechi di persona al frantoio per assistere all’intero processo della molitura. Fiero della qualità delle proprie olive, vuole che non si confondano con il prodotto di altri.

  Capita così di trascorrere intere serate o anche parte della notte camminando su e giù per i freddi locali sfregandosi le mani e annusando l’aria dal profumo amarognolo e appena pungente di foglie, d’erba e di fieno, nell’attesa che inizi a scorrere il prezioso succo.

Tale è il desiderio di assaporare l’olio appena franto, di apprezzarne la qualità, di sapere se l’annata è stata buona quanto generosa, che il proprietario magari si è portato da casa una fetta di pane fatto in casa, e s’affretta ad intingerlo nelle prime gocce d’olio che sgorgano. In quel preciso istante viene avvolto da un tripudio di colori, profumi, aromi, sapori ed emozioni.

Il primo fiotto di quel fluido opaco, eppure lucente, dalle sfumature perlate di verde intenso, dal sapore fruttato e piccante al tempo stesso lo ripaga in un solo istante di un'anno di attese, di ansie, di fatiche.

  Più tardi o domani, a casa, condividerà queste sensazioni con i familiari o con gli operai che hanno contribuito alla raccolta, magari davanti al focolare, magari con una bruschetta o un piatto  di verdure di campo. E si discuterà ancora con piacere e soddisfazione dei particolari pregi dell'annata, delle sfumature di colore o di gusto.

  L'olio non è un prodotto "finito", ma materia viva, che muta e si evolve rapidamente. Quell'istante al frantoio è un'emozione unica e pressoché irripetibile che solo chi ha avuto il privilegio di assistere alla molitura può assaporare appieno.

Però io voglio offrire a chi sappia apprezzare l'unicità del gusto l'opportunità di assaggiare questa cosa viva al momento della sua origine.